Il nuovo titolo di From Software potrà essere una novità anche per quanto riguarda il lato competitive?
La software house che ha precedentemente sfornato capolavori del calibro di Dark Souls e Bloodborne si è sempre concentrata maggiormente sull’esperienza single player, con una narrativa e un gameplay che hanno rivoluzionato il mondo dei videogiochi, un mondo che si trova sempre più diviso tra le due filosofie: il competitivo online e il solo gaming.
La domanda dunque sorge spontanea: riuscirà il nuovo gioiello di From a far comunicare questi due modi di giocare? Evitando di prendere in considerazione la meccanica dei phantom e delle invasioni, che esistono dagli albori di Demon Souls e che ci aspettiamo anche in Elden Ring, l’indizio principale per questa supposizione arriva da un suo predecessore, ovvero il tanto amato Dark Souls 3. Nel primoDLC di questo titolo infatti, troviamo una nuova aggiunta: l’Hollow Arena, il modo in cui From ha cercato di sviluppare il combattimento pvp, ma che non ha avuto il successo sperato non essendo mai stata davvero popolata. Nonostante ciò la community dell’opera di Miyazaki è molto legata al combattimento player versus player, ma in maniera autonoma, organizzando – attraverso forum e nei gruppi – dei veri e propri tornei con regole ferree riguardanti il souls level (livello dei personaggi) e il potenziamento delle armi.
La speranza è che in questo nuovo capitolo questo lato dell’esperienza videoludica venga preso in considerazione in maniera più efficace rispetto a quanto non fatto nei predecessori, magari introducendo fin da subito delle modalità di gioco che permettano un pvp regolato e leale, oltre ad un sistema di ranked che premino l’abilità del giocatore, tutto ciò lasciando inalterata l’esperienza single player. Chissà che nel caso ciò accada non possa diventare un nuovo oggetto di studio per il sempre crescente mercato degli esports.